La cellulite è più correttamente chiamata pannicolopatiaedematofibrosclerotica (PEFS) ed interessa circa la metà della popolazione, e nel 95% dei casi colpisce le donne e il 5% gli uomini. Il termine cellulite è un termine improprio in quanto in medicina, il suffisso "ite" sta ad indicare un processo flogistico del pannicolo adiposo sottocutaneo e delle strutture anatomiche in esso contenute.
Molte sono le cause che danno origine alla cellulite, spesso dipendente da vari fattori che si sommano fra loro. È causata da un’alterazione del microcircolo. Alcuni fattori non sono causati da noi e quindi non sono eliminabili. Questi li definiamo primari (ad es. il sesso, la razza o la familiarità). Gli altri fattori che sono collegati all’andamento della nostra vita li definiamo secondari. Sono collegati a patologie particolari o all'assunzione di farmaci. Infine esistono fattori aggravanti dovuti al nostro stile di vita che sicuramente potrebbero essere controllati adottando uno stile di vita diverso (ad es. cattiva alimentazione o sedentarietà).
Diversi accorgimenti possono aiutare a prevenire la cellulite. Alcune attenzioni nell'alimentazione, un'attività fisica costante, l'uso di abiti confortevoli e non troppo stretti, scarpe con tacchi non eccessivamente alti e modificazioni della postura sono i rimedi più facili da attuare.
Tecnica messa a punto dal medico francese Pistor, si basa sulla iniezione a livello dermico di un insieme di basse dosi di principi attivi farmacologicamente attivi o di rimedi omeopatici mediante aghi sottili applicati anche su multiniettori.
Nel mio studio effettuo la tecnica con l’ausilio della pistola automatica per mesoterapia U225.
La mesoterapia è indolore e nella zone trattate si evidenziano solo i cosiddetti “pomfi”.
Il ciclo di trattamenti comprende da 5 a 8 sedute con frequenza settimanale (costo da 100 euro a seconda dei prodotti utilizzati), seguito da mantenimento mensile. Associando questa tecnica a linfodrenaggio e a trattamenti con laser si possono ottenere soddisfacenti risultati.
Scoprite nello studio medico a Verona del Dr. Ignazio SAPUPPO la criolipolisi : l'ultima novità non chirurgica in grado di ridurre le adiposità localizzate in eccesso, consentendo di effettuare una liposcultura non chirurgica mediante l'azione del freddo.
L’utilizzo di questo sistema per trattare il tessuto adiposo è stato ideato circa 9 anni fa da un gruppo di Ricercatori guidati dal Dr. Richard Rox Anderson presso la Harvard University.
L’apparecchio per criolipolisi fu presentato per la prima volta il 1° aprile 2009 al 29° Congresso della Società Americana di Chirurgia e Medicina.
In cosa consiste il trattamento di Criolipolisi?
Tramite apparecchiature, brevettate e note a livello europeo, mediante appositi manipoli, si raffredda la zona trattata in prossimità dello zero ( "freeze sculpturing") e così il grasso in eccesso viene in parte distrutto ed in parte riassorbito ed eliminato dall'organismo per le vie naturali.
Il trattamento è senza effetti collaterali noti, non è invasivo e ,quindi, non doloroso, consente di ottenere risultati che si rendono in media visibili dopo 3 settimane dalla seconda seduta.
Quanto tempo dura una seduta di criolipolisi?
La seduta di criolipolisi dura 40 minuti per ogni zona trattata.
Possono essere eseguite 1/3 sedute al massimo per ogni zona trattata con un intervallo tra ogni seduta di 30 giorni.
Terminato il trattamento il paziente può riprendere le normali attività sociali, osservando sulla zona trattata un lieve rossore che scompare nelle ore successive.
In alcuni casi tuttavia possono formarsi piccoli lividi che svaniscono in 3-4 giorni.
In quali aree può essere effettuato il trattamento?
La criolipolisi trova particolari indicazioni per adiposità localizzate.
Il trattamento può essere effettuato su :
La metodica in atto non presenta effetti collaterali di rilievo ed è ben tollerata dai pazienti. Associo sempre consigli dietetici e di stile di vita.
Tratta la tua cellulite a Verona e a Milano con laser nel vicino infrarosso associato a successivi 20 min di luce LED.
Si attiva il microcircolo ,si creano dei micropori nelle cellule adipose con fuoriuscita di acqua -glicerolo-acidi grassi liberi, si fanno penetrare principi farmacologicamente attivi e si induce la lipolisi con conseguente diminuzione di spessore e scultura del tessuto adiposo ( "low level laser lipocounturing").
Inoltre a questa lunghezza d'onda il laser con la luce rossa stimola i fibroblasti a produrre collagene e , quindi, rassoda la pelle. Il trattamento ha un efficacia maggiore se associato ad una dieta normoproteica, ipoglicidica ed ipolipidica prescritta nel mio studio ed ad una sana e regolare attività fisica.
Si prescrive tra una seduta e l'altra una linea cosmetica studiata e brevettata appositamente per questo trattamento con creme reduce e lift.
Con l’elettroporazione mediante correnti elettriche si trasferiscono nel sottocute farmaci,cosmetici e principi attivi lipolitici e drenanti, mediante l’ausilio di un gel trasduttore.
L’apparecchiatura ha programmi per diversi tipi di trattamenti:
- lipolisi;
- cellulite edematosa;
- tonificazione;
- smagliature rosse.
I tempi di applicazione per ogni trattamento è di circa 20 min ed il costo è 100 euro.
L’intralipoterapia è un trattamento non invasivo e non chirurgico per combattere l’accumulo localizzato di adipe e conseguentemente anche di cellulite. Il medico chirurgo o un altro operatore specializzato infiltra una formulazione farmacologica con fosfatidilcolina che ha un’azione lipolitica, ovvero di scioglimento e distruzione delle parti grasse. Un po’ come accade con la mesoterapia, attraverso l’intralipoterapia si fa penetrare il prodotto mediante dei sottilissimi aghi che penetrano direttamente la parte colpita da cellulite o da un accumulo di adipe. Non c’è bisogno di anestesia, nemmeno quella locale, le iniezioni sono “quasi” indolori.
Successivamente al trattamento si possono formare lividi o ponfi nella zona trattata, per questo molti medici consigliano delle calze elastiche contenitive per un paio di giorni. Chi volesse evitare l’utilizzo di aghi c’è anche la possibilità di introdurre il principio attivo nel tessuto adiposo tramite piccoli impulsi elettrici che creano nella pelle dei canali “acquosi”, elettroporazione.